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IL TESTO DI LENIN SU «L’ESTREMISMO, MALATTÌA D’INFANZIA DEL COMUNISMO», CONDANNA DEI FUTURI RINNEGATI


Il testo più sfruttato e falsato da oltre cento anni da tutte le carogne opportuniste, e la cui impudente invocazione caratterizza e definisce la carogna


Content:

Il testo di Lenin su «l’estremismo, mallatìa d’infanzia del comunismo», condanna dei futuri rinnegati
Premessa
Source

I. La scena del dramma storico del 1920
II. Storia della Russia o dell’umanità?
III. Cardini del bolscevismo: centralizzazione e disciplina
IV. Corsa storica (concentrata nel tempo) del bolscevismo
V. Lotta contro i due campi antibolscevichi: riformista e anarchico
VI. Chiave della «autorizzazione ai compromessi» che Lenin avrebbe data
VII. Appendice sulle questioni italiane


Il testo di Lenin su «l’estremismo, mallatìa d’infanzia del comunismo», condanna dei futuri rinnegati

Premessa

Nel corso dell’anno 1960, da molte parti si volle commemorare il quarantennio della celebre operetta di Lenin sull’«Estremismo, mallatìa d’infanzia del comunismo». Non per associarci alla moda delle commemorazioni, che di solito si fanno ai morti, ma perché l’impiego dell’insegnamento di Lenin è cosa per noi sempre viva, e in questo caso ci sovvenne e ci sovviene contro opportunisti dell’inizio e della fine del quarantennio per necessarie operazioni escretive, anche il nostro movimento ha dedicato all’argomento un lavoro, che lasciamo nella sostanza immutato nella prima redazione data nei numeri 16–17–18–19–20–21–24/1960 e 1/1961 de «Il Programma Comunista».

Non occorre altra premessa che avvertire il lettore che il testo va letto senza dimenticare che è apparso a puntate in una pubblicazione periodica, e va riferito all’epoca 1960.

Indichiamo soltanto che, come apparirà da alcune note a piè di pagina del testo, all’inizio del nostro lavoro ci siamo avvalsi delle edizioni contemporanee che, stampate a Mosca o in Italia, sono sempre malfide. Nel corso delle puntate, dato che il nostro lavoro ha sempre un carattere collettivo e impersonale, compagni lettori hanno fatto pervenire al centro di lavoro una copia francese del 1920, stampata a Parigi dalla Bibliothèque Communiste di rue Montmartre 123, e una tedesca stampata nello stesso anno a Lipsia come edizione del segretariato dell’Internazionale comunista. I due testi collimano certamente con quelli che furono distribuiti in quell’anno ai congressisti di Mosca, e abbiamo annotate nel nostro testo odierno alcune delle non poche deformazioni e omissioni posteriori. Il titolo in francese è: La «Maladie infantile du Communisme (Le Communisme de gauche)» e quello in tedesco: «Der linke ‹Radikalismus›, die Kinderkrankheit im Kommunismus».

Il gioco di destrezza di avvalorare con lo scritto di Lenin le manovre indecenti dei comunisti e socialisti odierni, del tutto simili a quelle dei traditori della II Internazionale che qui Lenin riduce a brandelli, è tanto più scandaloso in quanto viene da gente che dice di avere appreso da Lenin la casistica delle diverse situazioni. Gente simile può ben dimenticare che quando Lenin scriveva nel 1920 le fiamme sorgevano da tutto l’orizzonte, e alcune manovre proposte per inserirsi nelle fratture tra gruppi della politica borghese erano audaci, non in quanto occorreva condurvi gli elementi più ardenti e caldi della nostra possente organizzazione, ma solo e proprio in quanto si doveva essere allenati, scaduti pochi momenti sull’orologio della storia, a immergere nelle reni di quei momentanei stipulatori di compromessi l’inesorabile acciaio della forza rivoluzionaria.



Source: Tratto da «La sinistra comunista in Italia sulla linea marxista di Lenin», ediz. «Il Programma Comunista», 1964

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